Casini replica alla La Porta: dove è stata in questi 20 giorni?

SULMONA – “Venti giorni di assordante silenzio interrotti per lanciare offese gratuite attraverso un giornale amico (in realtà si tratta di un comunicato stampa diffuso da tutti, ndr). Chiedo alla consigliera regionale Antonietta La Porta dove sia stata nelle ultime tre settimane”.

Non si fa attendere la replica del sindaco Annamaria Casini alle accuse della consigliera regionale Antonietta La Porta sulla gestione dell’emergenza.
“Non ho avuto il piacere di vederla in nessuna delle numerose occasioni in cui, in questi drammatici giorni, ho cercato di proteggere la nostra città – continua la Casini – Dov’era  quando la dirigenza della Asl1 è venuta in ospedale ad imporre il ricovero coatto di due pazienti Covid? E non ho avuto il piacere di vederla neanche quando sul territorio, insieme ad altri sindaci e alla Protezione Civile regionale, ho effettuato il sopralluogo per reperire le strutture da utilizzare. O quando era evidente la problematica della Casa di Cura San Raffaele e tra note e diffide cercavo di evitare il propagarsi del contagio fino a dover emettere un’ordinanza. Venti giorni di silenzio per annunciare più tamponi da parte della Regione ed i tamponi sono sempre gli stessi, anzi, se sono aumentati è grazie all’impegno di valorosi imprenditori locali. Venti giorni per offendere la sottoscritta. Si vergogni piuttosto, perché in 14 mesi di suo mandato non ho mai ascoltato la sua voce, tanto che non vi è traccia alcuna di suoi interventi nè in Consiglio nè altrove. Una consigliera eletta per caso, che dimostra di non rendersi conto neanche della gravità del momento! Lo dimostra il fatto che mentre nell’ultimo Consiglio si discuteva della gravissima emergenza lei, avvolta dal suo mutismo, si preoccupava di sostenere provvedimenti per contrastare la mafia dei pascoli (tema sicuramente importante, ma secondario rispetto al drammatico momento). Concludo auspicando che la consigliera La Porta, piuttosto che scrivere comunicati sconclusionati, si ricordi di rappresentare una Istituzione e si metta finalmente a disposizione del territorio e della sua città”.

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